Nueva entrevista del Ingeniero Sergio Cravero en el diario del grupo FIAT: LA STAMPA.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/motori/grubrica2.asp?ID_blog=57&ID_articolo=858&ID_sezione=254
BALOCCO
Con la MiTo Multiair l’Alfa Romeo inaugura nell’auto un inedito concetto di sportività. Lo sottolinea l’Ad Sergio Cravero che definisce il Multiair «campione di responsabilità ambientale, con emissioni e consumi eccezionalmente bassi, e campione di sportività, perchè offre potenza e divertimento». Come dire, ci si può divertire al volante senza sensi di colpa. E, fattore importante, la nuova tecnologia potrà essere preziosa anche per il futuro americano del Biscione (e del Gruppo Fiat).
Ancora una volta l’Alfa Romeo inaugura una nuova rivoluzionaria tecnologia...
«Sì, e il fatto che l’Alfa firmi la prima auto Multiair è un riconoscimento della sportività, dello spirito di innovazione e dell’eccellenza motoristica del marchio. Per 99 anni abbiamo fatto innamorare gli appassionati rendendo l’emozione di guida il nostro valore fondamentale. Ci siamo riusciti attraverso importanti salti tecnologici. Ricordo, ad esempio, il primo bialbero di serie sulla Giulietta Sprint o il primo Diesel con il common rail sull’Alfa 156».
Perchè siete partiti proprio con la MiTo?
«Una scelta naturale. La MiTo è nata per essere la sportiva più compatta di sempre e ha dimostrato come sia possibile unire il “downsizing” e il risparmio energetico con il divertimento. Il pubblico l’ha apprezzata. E ora, con il MultiAir, che equipaggerà anche i nostri futuri modelli, compiamo un importante passo avanti in questa direzione».
Insomma, i numeri vi stanno dando ragione.
«Al mercato la MiTo è piaciuta. Oggi la commercializziamo in 34 Paesi e 5 continenti. Abbiamo raccolto oltre 72 mila ordini, di cui il 60% fuori Italia. La sua quota nel segmento delle compatte a 3 porte è arrivata al 5% in Europa e al 16% in Italia. Le versioni top rappresentano l’85% delle vendite e nel mix motori registriamo una potenza media di 110 Cv, 30 in più rispetto a quella della categoria. Un segno che i clienti Alfa continuano a desiderare prestazioni e sportività. Pensiamo quest’anno di consegnarne 65-70 mila. Per il 2010 bisognerà vedere se gli incentivi a livello europeo, specie in Germania, saranno rinnovati».
E, in generale, come va l’Alfa Romeo sui mercati?
«Gli ottimi risultati della MiTo hanno spinto in alto il brand in tutta Europa. In totale, da gennaio ad agosto, abbiamo superato le 76 mila immatricolazioni con una crescita di quasi il 9% rispetto all’anno scorso. In Germania e Grecia abbiamo raddoppiato le vendite, in Francia e Gran Bretagna siano saliti del 20% e in Italia del 7%. Chiuderemo il 2009 intorno alle 115-120 mila unità contro le 108 mila del 2008. Siamo uno dei pochissimi brand europei ad aumentare i volumi. Per il futuro, data la situazione economica, difficile fare previsioni, ma la MiTo Multiair, che sarà proposta anche con un cambio a doppia frizione, e i nuovi modelli dovrebbero darci ulteriore slancio».
Nuovi modelli, qual è il programma definitivo?
«In marzo, al Salone di Ginevra, presenteremo la Milano, che sostituisce la 147 nel segmento C. Per l’erede della 159, la Giulia, pensiamo al 2012».
E lo sbarco negli Stati Uniti?
«Abbiamo da tempo a Detroit un team che sta compiendo ogni tipo di verifica tecnica, industriale e commerciale. Come sapete, è un mercato difficile, certo l’alleanza del Gruppo Fiat con Chrysler e l’introduzione della tecnologia Multiair, che può essere applicata anche ai motori a iniezione diretta e ai Diesel, sono fattori positivi. Comunque, entro fine anno formuleremo un piano preciso sul ritorno in America».
Aparecen las palabras: POTENCIA Y DIVERTIMENTO.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/motori/grubrica2.asp?ID_blog=57&ID_articolo=858&ID_sezione=254
BALOCCO
Con la MiTo Multiair l’Alfa Romeo inaugura nell’auto un inedito concetto di sportività. Lo sottolinea l’Ad Sergio Cravero che definisce il Multiair «campione di responsabilità ambientale, con emissioni e consumi eccezionalmente bassi, e campione di sportività, perchè offre potenza e divertimento». Come dire, ci si può divertire al volante senza sensi di colpa. E, fattore importante, la nuova tecnologia potrà essere preziosa anche per il futuro americano del Biscione (e del Gruppo Fiat).
Ancora una volta l’Alfa Romeo inaugura una nuova rivoluzionaria tecnologia...
«Sì, e il fatto che l’Alfa firmi la prima auto Multiair è un riconoscimento della sportività, dello spirito di innovazione e dell’eccellenza motoristica del marchio. Per 99 anni abbiamo fatto innamorare gli appassionati rendendo l’emozione di guida il nostro valore fondamentale. Ci siamo riusciti attraverso importanti salti tecnologici. Ricordo, ad esempio, il primo bialbero di serie sulla Giulietta Sprint o il primo Diesel con il common rail sull’Alfa 156».
Perchè siete partiti proprio con la MiTo?
«Una scelta naturale. La MiTo è nata per essere la sportiva più compatta di sempre e ha dimostrato come sia possibile unire il “downsizing” e il risparmio energetico con il divertimento. Il pubblico l’ha apprezzata. E ora, con il MultiAir, che equipaggerà anche i nostri futuri modelli, compiamo un importante passo avanti in questa direzione».
Insomma, i numeri vi stanno dando ragione.
«Al mercato la MiTo è piaciuta. Oggi la commercializziamo in 34 Paesi e 5 continenti. Abbiamo raccolto oltre 72 mila ordini, di cui il 60% fuori Italia. La sua quota nel segmento delle compatte a 3 porte è arrivata al 5% in Europa e al 16% in Italia. Le versioni top rappresentano l’85% delle vendite e nel mix motori registriamo una potenza media di 110 Cv, 30 in più rispetto a quella della categoria. Un segno che i clienti Alfa continuano a desiderare prestazioni e sportività. Pensiamo quest’anno di consegnarne 65-70 mila. Per il 2010 bisognerà vedere se gli incentivi a livello europeo, specie in Germania, saranno rinnovati».
E, in generale, come va l’Alfa Romeo sui mercati?
«Gli ottimi risultati della MiTo hanno spinto in alto il brand in tutta Europa. In totale, da gennaio ad agosto, abbiamo superato le 76 mila immatricolazioni con una crescita di quasi il 9% rispetto all’anno scorso. In Germania e Grecia abbiamo raddoppiato le vendite, in Francia e Gran Bretagna siano saliti del 20% e in Italia del 7%. Chiuderemo il 2009 intorno alle 115-120 mila unità contro le 108 mila del 2008. Siamo uno dei pochissimi brand europei ad aumentare i volumi. Per il futuro, data la situazione economica, difficile fare previsioni, ma la MiTo Multiair, che sarà proposta anche con un cambio a doppia frizione, e i nuovi modelli dovrebbero darci ulteriore slancio».
Nuovi modelli, qual è il programma definitivo?
«In marzo, al Salone di Ginevra, presenteremo la Milano, che sostituisce la 147 nel segmento C. Per l’erede della 159, la Giulia, pensiamo al 2012».
E lo sbarco negli Stati Uniti?
«Abbiamo da tempo a Detroit un team che sta compiendo ogni tipo di verifica tecnica, industriale e commerciale. Come sapete, è un mercato difficile, certo l’alleanza del Gruppo Fiat con Chrysler e l’introduzione della tecnologia Multiair, che può essere applicata anche ai motori a iniezione diretta e ai Diesel, sono fattori positivi. Comunque, entro fine anno formuleremo un piano preciso sul ritorno in America».
Aparecen las palabras: POTENCIA Y DIVERTIMENTO.